La Tequila arriva nei nostri bar con furore direttamente dal Messico, la patria natale che ha donato al mondo questo strabiliante distillato a base di agave blu. È un’acquavite tagliente ed aromatica che sbilancia il palato in modo deciso ma che, dopo uno o due sorsi, si fa capire e amare.
Occhio a non confonderla con il Mezcal
Si differenzia da un altro distillato simile, il Mezcal, il quale viene prodotto tramite il mosto fermentato di generica agave cotta nei forni e schiacciata. La differenza risiede proprio nell’oggetto della distillazione che da il nome di Tequila solamente alle acquavite a base di agave weber azul: l’agave blu. Il mito della Tequila la vede spesso confusa con la “bottiglia con il verme”, che in realtà è il Mezcal con il gusano, una larva tipica delle piante di agave.
La cottura e la distillazione dell’agave blu portano ad un risultato finale unico al mondo e ricercato ovunque. Un nettare ad elevata gradazione alcolica che oscilla dai 37 ai 55 gradi volumetrici che viene filtrata a carbone o a freddo e miscelata con acqua, zucchero e caramello.
Le tipologie di Tequila
Questo processo unito alla cottura dell’agave dona alla Tequila un sapore quasi vagamente balsamico ed è uno degli aspetti più sorprendenti durante la degustazione. Tra le varie tipologie di Tequila che potrai degustare potrai prediligere la Joven, che è un blend con altre invecchiate dal colore scuro dovuto al caramello.
Oppure potresti apprezzare la Reposado, invecchiata in botti di rovere o leccio per due mesi e, generalmente, in botte piccola. Magari sei più tradizionalista e apprezzi la Blanco, chiamata in zona Plata o Silver e considerata la regina di tutte le Tequila. È pura e trasparente ed è il risultato esclusivo del succo di agave fermentato, motivo per cui è quella più diretta e nuda che tu possa apprezzare.
Infine per raggiungere i massimi livelli di conoscenza della tequila potrai passare alle Anejio ed Extra Anejio che sono invecchiate in piccole botti da seicento litri, da uno a tre anni.
Tra i brand più importanti di tequila, ricordiamo Don Julio, Patron, Josè Cuervo e Casa Noble.
L’animo del Messico che “anima” i bar di tutto il mondo
Ognuna di esse raccoglie in sé l’animo del Messico e la mitologia attorno alla storia della sua nascita, tra cui il fatto che Tequila sia un termine maschile. L’origine risale al vino a base di succo di agave che veniva fermentato dagli Aztechi e prende il nome della stessa città antica in cui nacque.
Oggi viene bevuta liscia, a massimo sei gradi ma solo da chi si occupa di degustazioni ed è un appassionato. La realtà è che viene servita molto anche nei bar, dove si preparano i più famosi cocktail come Il Tequila Sunrise, la Tequila Bum Bum, il Margarita e la Bocca di Rosa.
