Arancine con cuore di Nduja Calabrese, evviva lo street-food!

Scritto da Angela

Era da tempo che volevo preparare le Arancine palermitane, da quella famosa gita a Palemo in cui conobbi Paoletta e lo ZioPiero, ma anche Antonia, Anita e Cinzia, cuori pulsanti del mio amato forum Gennarino.  In questo periodo mi è tornata più volte in mente quella mini-vacanza, perché oltre ad aver finalmente incontrato molti miei “idoli” culinari, ho vissuto un’esperienza gastronomica senza precedenti.  I mercati palermitani sono un’esperienza di vita, un mix di colori, profumi e sapori che accarezzano il palato ed il cuore.  Come dimenticare la Setteveli della Pasticceria Cappello? E le Panelle? E il panino con la “meusa”?  Sapori mai provati prima e che davvero ti lasciano senza fiato.  Per non parlare delle ArancinE! Si perché per la prima volta ho scoperto che nella Sicilia occidentale il simbolo dello street food siciliano è visto al femminile ed ha una forma differente: mentre nel catanese e messinese gli ArancinI sono al maschile e con forma a pera, nel palermitano le ArancinE sono femminili anche perché tondeggianti e molto simili alla forma dell’arancia.

Presa dalla nostalgia, quindi, ho cercato di riprodurre le arancine palermitane ma utilizzando ingredienti differenti: con lo sguardo rivolto verso la Calabria, ho deciso di imbottire le arancine con un ripieno piccante di Nduja di Spilinga, simbolo della Calabria.  Che dire, un piacere unico per il palato!

Arancine cuore di Nduja di Spilinga

Ingredienti:

250 g di Riso Arborio
2 uova piccole
un pizzico di zafferano
150 g di Nduja di Spilinga calabrese in budello
100 g di caciocavallo fresco a piccoli cubetti
50 g di pecorino non troppo stagionato e grattugiato
sale e pepe q.b.

Per la doppia panatura (prima con farina e poi con pangrattato per evitare che le arancine assorbano troppo olio):
farina 00
1 uovo grande
pangrattato

Olio extravergine d’oliva (per la frittura)

Arancine con cuore di nduja calabrese

Procedimento:

Lessate il riso Arborio (il più adatto in questo tipo di preparazione) in poca acqua leggermente salata, scolatelo per bene e versate in una ciotola.  Unite un pizzico di zafferano (ne metto pochissimo per un maggiore distacco cromatico tra il bianco del riso e il rosso fuoco della nduja), le due uova sbattute, il pecorino grattugiato e una spolverata di pepe.  Mescolate e lasciate raffreddare.

Mettete la mano a cucchiaio e compattate uno strato di riso creando un “mezzo guscio d’uovo”.  Inserite un cucchiaino di Nduja di Spilinga, qualche pezzettino di caciocavallo, e create l’altra metà del guscio.  Compattate per bene, arrotondate facendo scivolare delicatamente tra i palmi delle mani, arrotolate nella farina, poi nell’uovo e, infine, nel pangrattato.

Friggete la arancine in abbondante olio extravergine d’oliva e, una volta dorate, fate asciugare su carta assorbente.  Buonissime calde ma anche fredde.
Evviva lo Street Food!

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Ultimo aggiornamento 5 Maggio 2018

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